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Roccaraso – Pietransieri

Roccaraso in breve

Posto alla sinistra dell’alto corso del fiume Sangro e compreso nel Parco Nazionale della Majella, Roccaraso è adagiato al centro dell’Altopiano delle Cinquemiglia e per secoli è stato crocevia per la transumanza e i commerci tra Nord e Sud.

Il turista che arriva a Roccaraso forse non sa che dove oggi sorgono alberghi, strutture sportive e moderne costruzioni risedette un’antichissima e prosperosa comunità.

Probabilmente di epoca romana, l’evidenza archeologica testimonia insediamenti già dai secoli V e IV a.C.; infatti tombe ed oggetti rinvenuti, permettono di accostarli a quelle ben note della grande acropoli di Aufidena e del territorio peligno. Altre notizie ci sono riportate da Tito Livio che ci racconta di attraversamenti da parte del condottiero Annibale del valico di Roccaraso, per ben due volte, nell’autunno del 217 e nel 211, spostandosi da Capua fino alla Sabina, per poter attaccare Roma.

I documenti tacciono completamente sulla storia dei paesi dell’Altopiano e quindi anche di Roccaraso, fino a dopo il mille: segno evidente che le vicende degli esistenti nuclei di popolazione non si svolgevano ancora intorno a centri ben individuati, quali invece si erano già affermati nelle pianure.

Minato e distrutto durante la seconda guerra mondiale, il Paese fu ricostruito grazie all’operosità e alla volontà dei residenti, tanto da farla rifiorire nel giro di pochi anni.

Cent’anni e piu’ di vacanze

Roccaraso e il comprensorio degli Altopiani Maggiori d’Abruzzo (Pescocostanzo, Rivisondoli e Rocca Pia), del quale fa parte, rappresenta il top per una vacanza nell’Appennino centromeridionale.

Molta strada è stata percorsa da quel lontano 1897 quando, con l’inaugurazione della tratta ferroviaria Sulmona-Carpinone, si crearono le basi per lo sviluppo turistico di Roccaraso e dei paesi limitrofi.

Già dai primi anni del ‘900, infatti, alberghi ed affittacamere cominciarono ad accogliere i primi villeggianti che, sempre più numerosi, nel tempo hanno reso Roccaraso una località turistica di primissimo piano.

Lo testimonia una pubblicazione del Touring Club Italiano dell’aprile del 1910, in cui si riportano foto di una gara di salto con la pertecipazione di atleti norvegesi.

Dopo i tragici avvenimenti connessi alla Seconda Guerra Mondiale (Roccaraso fu completamente distrutta dall’esercito tedesco in ritirata), gli abitanti di Roccaraso ebbero la forza e la capacità di ricostruire il loro paese riportandolo, in breve, ad essere la punta di diamante del turismo montano, invernale ed estivo.

Neve e non solo

Roccaraso non è solo neve: il fiorire della primavera, gli altopiani assolati in estate, l’esplosione dei colori d’autunno, fanno godere appieno dell’incanto che la natura dona a questo territorio.

Guide locali organizzano meravigliose escursioni a piedi e a cavallo, lungo le valli o risalendo le pendici dei monti, dove non di rado si possono incontrare animali appartenenti alla fauna tipica dei confinanti Parco della Maiella e Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (cervi, caprioli, cinghiali, lepri, volpi) e, con più fortuna, ammirare in lontananza le splendide immagini dell’orso e del lupo appenninico.

Per chi ama la pace e la serenità e godere della frescura dei 1250 s.l.m., innumerevoli sono le possibilità di svago e di intrattenimento: serate in piazza, eventi culturali e sportivi sono in programma tutti i giorni nella splendida sala consiliareSpataro” o presso il Palaghiaccio “Bolino”, che con i suoi 1.600 posti a sedere rappresenta il fiore all’occhiello dell’attrezzatura extra-sciistica, già sede dei Campionati italiani e Mondiali di Pattinaggio artistico a rotelle.

Nel corso della stagione estiva 2007 è stato inaugurato un “Parco avventura“, dove emuli di Indiana Jones possono provare il brivido dell’avventura, sempre comunque nella massima sicurezza.

Pietransieri

È un paese sorto nell’Alto Medioevo e dalla toponomastica rivela origine longobarda “Petra Anseri” (da Ansharius o Anseri).

Quindi Pietransieri e Roccaraso erano paesi distinti con singole origini e storie, solo nel 1811 con un editto di Gioacchino Murat Pietransieri fu aggregata al Comune di Roccaraso. La breve conoscenza storica è fissata in pochissime date:

– 975, Anseri che fu il fondatore di una dinastia laica nella valle, legò il suo nome a quello della roccaforte di Petra, prima quasi disabitata.

– La Signoria si tramandò fino ai primi decenni dell’XI secolo, quando furono spodestati dai Borrelli.

– Si arriva poi al 1602 quando la famiglia dei Grilli ne assume la baronia.

– frazione di Pietransieri è oggi tristemente nota per l’eccidio di Limmari; 128 furono i civili uccisi per rappresaglia dai tedeschi nell’ultima guerra, per gran parte vecchi, donne e bambini, che riposano oggi nel loro Sacrario.

– Il 15 luglio 1967 lo Stato Italiano, con una cerimonia semplice e suggestiva nella figura dell’allora Capo dello Stato, Giuseppe Saragat, rendeva ufficialmente omaggio al quel luogo di martirio, appuntando sul gonfalone del Comune la Medaglia d’oro al valor militare.

– Dal 1945 a Pietransieri si è consolidata la consuetudine di celebrare l’anniversario della strage con una processione notturna che la sera del 20 novembre parte dai Limmari e giunge fino in paese. I sopravvissuti alla strage, i parenti delle vittime ripercorrono il tragitto che fecero i poveri resti dei martiri.